In programma 5, 6 e 7 settembre a Cosenza, torna per la sua sesta edizione il Laterale Film Festival. Il festival internazionale non competitivo e a ingresso gratuito, promosso dall’Associazione Culturale Laterale, continua nel suo percorso di valorizzazione di cortometraggi originali e insoliti, che spesso, ingiustamente, non trovano l’attenzione e la circolazione che meriterebbero.
“Futuro Remoto” è il concept che guida la sesta edizione del festival, una traccia che propone un ripensamento dell’essere umano, come se nella configurazione che conosciamo (sociale, biologica, architettonica) non possa essere più raccontato con i parametri usuali. Allora ci si affida alle sfasature sensoriali, alle analogie, alle metafore animalesche o naturali. “Non si tratta di un post umano come androide, bensì come tentativo di ritrovare l’umanità in un presente rotto” – sottolineano i curatori – “Per correre verso il futuro, bisogna pensare e creare immagini e suoni nuovi, abbracciando un futuro remoto”.
Immagini e suoni che trovano spazio nei 15 film brevi presentati nella selezione ufficiale del festival, lavori in cui la sperimentazione di linguaggi inconsueti non è puro esercizio di stile, ma un modo attraverso il quale interrogare la contemporaneità. Nel cinema cosiddetto sperimentale i mezzi tecnici diventano espressivi e, grazie alla forma breve, gli artisti infrangono “l’obbligo” del racconto per mettere in risalto, invece, le qualità poetiche dei processi creativi.
Impreziosiscono il cartellone della sesta edizione della rassegna tre importanti opere di registi di fama internazionale:
– Quando i corpi si toccano di Paolo Gioli (2012); riproponendo il suo cortometraggio del 2012, il festival rende omaggio a uno dei cineasti più importanti del panorama sperimentale mondiale, scomparso agli inizi del 2022;
– Night Colonies di Apichatpong Weerasethakul (2021), regista thailandese di spicco della scena autoriale contemporanea, che nel corso della sua carriera ha vinto importanti riconoscimenti, fra cui una Palma d’oro, due Premi della giuria e il Premio Un Certain Regard del Festival di Cannes;
– The Night di Tsai Ming-liang (2021), regista taiwanese di culto, vincitore di svariati premi internazionali, fra cui il Leone d’oro della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Il cinema laterale, dunque, è da intendere come frontiera ancora sconosciuta da esplorare con gli occhi grandi dei primi visitatori, con l’euforia che accompagna ogni prima volta. Rinnovare questo entusiasmo significa ricercare senso e valore all’interno di operazioni estetiche che sorgono contro ogni considerazione utilitaristica, in barba alle leggi di mercato. Per gli organizzatori, “cinema” è quella particolare proprietà che possiamo ritrovare in alcuni oggetti, nei film e forse qua e là anche altrove. È il nome di un rapporto, di un sentimento, di una relazione.