Marco Longo
Leone d’oro: SPIRA MIRABILIS di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
Miglior regia: JACKIE di Pablo Larraín
La rivelazione: QUIT STARING AT MY PLATE di Hana Jušić
Il film atteso che ha deluso le aspettative: VOYAGE OF TIME di Terrence Malick
La scena cult: Le martellate di MONTE di Amir Naderi
La battuta indimenticabile: “La vita è un gioco” (in SPIRA MIRABILIS di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti)
Francesca Monti
Leone d’oro: JACKIE di Pablo Larraín
Miglior regia: UNE VIE di Stephan Brizé
La rivelazione: DRUM di Keywan Karimi
Il film atteso che ha deluso le aspettative: THE LIGHT BETWEEN THE OCEANS di Derek Cianfrance
La scena cult: La Marsigliese in FRANTZ di François Ozon
La battuta indimenticabile: “Io ho chiesto una cosa molto semplice, che vi farà sorridere. Voglio sapere fino a che punto questo pallone si può gonfiare. Perché se io smetto e dentro c’è ancora spazio, il mio è un fallimento. Il problema è semplice ma grave allo stesso tempo, perché se io non ci riesco, dentro sono un fallito morale. Siccome voi non ce ne avete di problemi morali dentro, siete degli stronzi!” (in BREAK UP di Marco Ferreri)
Pietro Bianchi
Leone d’oro: THE WOMAN WHO LEFT di Lav Diaz
Miglior regia: UNE VIE di Stephan Brizé / À JAMAIS di Benoît Jacquot
La rivelazione: EL CIUDADANO ILUSTRE di Gastón Duprat e Mariano Cohn
Il film atteso che ha deluso le aspettative: THE BAD BATCH di Ana Lily Amirpour
La scena cult: La scena della lettura dei “Ditriambi di Dioniso” di Nietzsche (in OPFERGANG di Veit Harlan) / la confessione di Rodrigo Trinidad in THE WOMAN WHO LEFT di Lav Diaz
La battuta indimenticabile: “I don’t even know what is reality and what is performance anymore” (in JACKIE di Pablo Larraín)
Daniela Persico
Leone d’oro: SPIRA MIRABILIS di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
Miglior regia: AUSTERLITZ di Sergei Loznitsa
La rivelazione: LE ULTIME COSE di Irene Dionisio
Il film atteso che ha deluso le aspettative: VOYAGE OF TIME di Terrence Malick
La scena cult: La danza nel traffico di Los Angeles in LA LA LAND di Damien Chazelle / L’ascensione all’interno della capsula in ARRIVAL di Denis Villeneuve
La battuta indimenticabile: “Ci sono due tipi di donne: quelle che cercano il potere nel mondo, e quelle che lo cercano nel letto” (Natalie Portman in JACKIE di Pablo Larraín)
Giampiero Raganelli
Leone d’oro: THE WOMAN WHO LEFT di Lav Diaz
Miglior regia: JACKIE di Pablo Larraín
La rivelazione: THE ONDEKOZA di Kato Tai
Il film atteso che ha deluso le aspettative: PARADISE di Andrei Konchalovsky
La scena cult: L’omicidio di Kennedy ricostruito in JACKIE di Pablo Larraín
La battuta indimenticabile: “Lo vedrete solo moscio, d’ora in poi dovete abituarvi” (Rocco Siffredi alla presentazione di ROCCO di Thierry Demaizière e Alban Teurlai)
Emanuele Sacchi
Leone d’oro: FRANTZ di François Ozon
Miglior regia: UNE VIE di Stephan Brizé
La rivelazione: OPFERGANG di Veit Harlan
Il film atteso che ha deluso le aspettative: JACKIE di Pablo Larraín
La scena cult: L’insostenibile scuoiamento degli animali in SAFARI di Ulrich Seidl, ex aequo con i selfie in AUSTERLITZ di Sergei Loznitsa
La battuta indimenticabile: “They worship everything and they value nothing” (in LA LA LAND di Damien Chazelle)
Lara Saderi
Leone d’oro: SPIRA MIRABILIS di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
Miglior regia: LE CONCOURS di Claire Simon
La rivelazione: KÉKSZAKÁLLÚ di Gastón Solnicki
Il film atteso che ha deluso le aspettative: JACKIE di Pablo Larraín
La scena cult: L’accorato appello del biondo in mutande in cerca di Cristo, suo amico arrestato ingiustamente per spaccio in ASSALTO AL CIELO di Francesco Munzi
La battuta indimenticabile: “qué rico!” in LA REGIÓN SALVAJE di Amat Escalante
Alberto Diana
Leone d’oro: THE WOMAN WHO LEFT di Lav Diaz / Menzione speciale: MONTE di Amir Naderi
Miglior regia: SPIRA MIRABILIS di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
La rivelazione: LOS NADIE di Juan Sebastian Mesa / QUIT STARING AT MY PLATE di Hana Jušić
Il film atteso che ha deluso le aspettative: VOYAGE OF TIME di Terrence Malick
La scena cult: Le scene di sesso de LA REGIÓN SALVAJE di Amat Escalante, le peggiori scene di sesso della storia del cinema recente.
La battuta indimenticabile: “Noi Americani veniamo da una nazione giovane, quando arriviamo in Europa ci sembra di visitare un cimitero a cielo aperto” Natalie Portman in PLANETARIUM di Rebecca Zlotowski.
Jacopo Favi
Leone d’oro: THE WOMAN WHO LEFT di Lav Diaz
Miglior regia: VOYAGE OF TIME di Terrence Malick
La rivelazione: QUIT STARING AT MY PLATE di Hana Jušić / THROUGH THE WALL di Rama Burshtein
Il film atteso che ha deluso le aspettative: ARRIVAL di Denis Villeneuve
La scena cult: Gli ultimi 105’ di MONTE di Amir Naderi
La battuta indimenticabile: “Piango perché c’era un amore nella mia vita senza di te” (in OPFERGANG di Veit Harlan)
Menzioni fuori(dal)luogo: SPIRA MIRABILIS di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti / AUSTERLITZ di Sergei Loznitsa
Alessandro Stellino
Leone d’oro: SPIRA MIRABILIS di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
Miglior regia: LA LA LAND di Damien Chazelle
La rivelazione: ALICE di Chiara Leonardi
Il film atteso che ha deluso le aspettative: THE WOMAN WHO LEFT di Lav Diaz (deluso di non averlo visto)
La scena cult: L’esorcismo telefonico in LIBERAMI di Federica Di Giacomo
La battuta indimenticabile: “Suerte, manada de gonorreas” (in LOS NADIE di Juan Sebastian Mesa)
Gabriele Gimmelli
Leone d’oro: JACKIE di Pablo Larraín
Miglior regia: FRANTZ di François Ozon / LA LA LAND di Damien Chazelle
La rivelazione: UNE VIE di Stephan Brizé
Il film atteso che ha deluso le aspettative: NOCTURNAL ANIMALS di Tom Ford
La scena cult: L’utilizzo dello steel pan in SPIRA MIRABILIS di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
La battuta indimenticabile: “Sai che carta sono io? L’undici di picche. Una carta che non sta nel mazzo, buona per nessun gioco” (Vittorio Gassman in PROFUMO DI DONNA)